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03.01.2022 Energia

I motivi degli aumenti gas e luce

Li deplü

Gli aumenti delle bollette riflettono il trend di forte crescita delle quotazioni internazionali delle materie prime energetiche e del prezzo della CO2.

In particolare, il prezzo spot del gas naturale al TTF (il mercato di riferimento europeo per il gas naturale) è aumentato, da gennaio a dicembre di quest'anno, di quasi il 500% (da 21 a 120 €/MWh nei valori medi mensili); nello stesso periodo, il prezzo della CO2 è più che raddoppiato (da 33 a 79 €/tCO2).

La crescita marcata dei costi del combustibile e della CO2 si è riflessa, quindi, nel prezzo dell'energia elettrica all'ingrosso (PUN) che, nello stesso periodo, è aumentato di quasi il 400% (da 61 a 288 €/MWh nei valori medi mensili).

Analoghe ripercussioni sui prezzi per i consumatori finali si sono registrate in tutta Europa..

Con riferimento al primo trimestre 2022, i prezzi a termine rilevati nel mese dicembre non segnalano ancora un'inversione di tendenza, attestandosi per il gas naturale intorno ai 118 €/MWh e per l'energia elettrica intorno ai 300 €/MWh,

Il dettaglio del contesto gas ed elettricità

Continuano le tensioni nel mercato europeo del gas naturale che ha registrato, il giorno 21 dicembre, un picco di prezzo di oltre 180 €/MWh per il gas con consegna il giorno successivo, che si è riverberato anche sulle attese per il primo trimestre 2022.

Temperature inferiori alle medie stagionali nell'ultimo trimestre del 2021 hanno alimentato la domanda di gas naturale per riscaldamento.

Anche la domanda di gas naturale per uso termoelettrico è stata particolarmente vivace in alcuni paesi europei, sia per far fronte alla ridotta produzione delle fonti rinnovabili (soprattutto di quella eolica) sia per compensare la minore disponibilità di capacità nucleare.

L'offerta di gas naturale stenta a tenere il passo della domanda.

Le forniture dalla Russia, nonostante gli alti prezzi degli hub europei, non sono aumentate oltre quanto previsto dagli obblighi contrattuali. Inoltre, le aspettative sull'entrata in operatività in tempi brevi del nuovo gasdotto Nord Stream 2 sono andate deluse dopo la sospensione del processo di certificazione del gestore del gasdotto adottata dal regolatore tedesco.

Le recenti tensioni geopolitiche intorno all'Ucraina accrescono le incertezze nei mercati.

Gli stoccaggi europei sono attestati su livelli storicamente bassi e dovrebbero chiudere l'anno con giacenze pari al 50% della capacità.

In prospettiva, l'offerta potrebbe aumentare qualora l'attuale differenziale positivo tra i prezzi europei e i prezzi asiatici del gas naturale dovesse permanere, incentivando le forniture di GNL verso l'Europa.

Il prezzo dell'energia elettrica all'ingrosso nel mercato nazionale ha recepito gli andamenti dei prezzi del gas e della CO2. Con riferimento al primo trimestre del 2022, alle tensioni nel mercato del combustibile e della CO2 si sommano i rischi di minori importazioni di elettricità dalla Francia, a causa del fermo di alcuni reattori nucleari annunciato dalla società EDF.

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